Mimì è la figlia di Mima e di un gattone tigrato di Santa Margherita Ligure. Un randagio del porticciolo arrivato un bel giorno in giardino dove deve aver provato il classico “colpo di fulmine”: del resto, come resistere all’ammaliante sguardo di Mima…
Lo chiamavo “il camallo” per la sua possente stazza fisica e lo sguardo da duro, avvezzo ad ogni situazione. Un giorno Mima sparì con nostra grande preoccupazione presto, però, superata dalla speranza che la “fuitina” potesse poi dare i suoi frutti. Mi aspettavo una nidiata di almeno tre o quattro esemplari…invece, venne alla luce una sola gattina nata, tra l’altro, con un parto complicato e che, a quel punto, non si poteva non tenere con noi. Mimì è il mio “umarel” peloso: come si vede nella foto staziona anche lei sulla mia scrivania e mi fissa finché non ho finito il lavoro. La sua passione è ficcare le zampe nella stampante facendo inceppare i fogli…oppure scompaginare quelli appena usciti assestandovi precise zampate. Se il documento prodotto non è di suo gradimento lo incide con un graffio e può capitare di accorgersi, rileggendolo, che in effetti avesse ragione lei!