Scritture

Questi sono i testi alla cui stesura ho collaborato partecipando all’intero lavoro di redazione o scrivendone uno o più capitoli.

Autore: TIZIANO TREU (a cura di)
Editore: Wolters Kluwer – IPSOA Guide Operative
Anno: 2023

Welfare Aziendale (2023)

Perché leggere:

Ho scritto con Luca Pesenti il Capitolo 8: “Tre leve sinergiche per il benessere organizzativo: welfare aziendale, lavoro agile e partecipazione”.

La guida – curata dal prof. Tiziano Treu – è giunta alla sua quarta edizione e si conferma una delle più complete sul piano teorico e pratico. In questo volume si dà conto dell’evoluzione del welfare aziendale nello scenario post-pandemico, attraversato da grandi trasformazioni sul piano sociale ed economico nel cui quadro il lavoro e i suoi istituti evidenziano rilevanti modificazioni. I contenuti di questa edizione si concentrano sui rapporti tra welfare privato e welfare pubblico, sullo sviluppo delle pratiche di welfare aziendale territoriale, sull’impatto della convertibilità dei premi di risultato in servizi di welfare, sul ruolo della contrattazione nello sviluppo e nella diffusione del welfare aziendale. Ampio risalto è dato alle pratiche e alle prassi di welfare d’impresa con l’illustrazione di sedici casi aziendali e un approfondimento è dedicato alla sanità integrativa e alla previdenza complementare.

Con Luca Pesenti ho collaborato alla stesura del Capitolo 8, dedicato alla sinergia che è possibile attivare fra tre “leve” del cambiamento organizzativo: il welfare aziendale, il lavoro agile e la partecipazione dei lavoratori all’organizzazione del lavoro nell’impresa.

Autore: LUCA PESENTI, GIOVANNI SCANSANI
Editore: Università Cattolica Milano
Anno: 2022

FuturAP – Rapporto sul Futuro e l’Innovazione dell’Amministrazione Pubblica (2022)

Perché leggere:

Con Luca Pesenti ho scritto il Capitolo XVII del Rapporto (“Il Lavoro Agile nella Pubblica Amministrazione“).

La breve storia italiana del lavoro agile inizia ben prima della pubblicazione della Legge 81/2017 che ne ha disciplinato gli aspetti essenziali. A fare da “apripista”, già dieci anni or sono, furono alcune grandi imprese (si pensi a San Pellegrino, a Nestlè o a Solvay), certo facilitate da contesti organizzativi avanzati e da buone relazioni industriali che hanno consentito di giocare d’anticipo sul piano dell’innovazione del lavoro e della sua “geografia” (non necessariamente limitata a luoghi “interni” ai tradizionali perimetri aziendali).

Tuttavia, spesso dimenticata è la circostanza che anche la Pubblica Amministrazione (PA), ancor prima di quella fase pionieristica, aveva saputo collocarsi tra i precursori dell’introduzione dell’istituto del lavoro agile, sia pure dovendo scontare alcune sue ataviche rigidità (in primis il ritardo nella digitalizzazione dei servizi e delle connesse procedure associato al gap culturale sul piano della riprogettazione organizzativa) e dovendo fare i conti con una poliedricità di contesti operativi, di finalità perseguite e di differenze territoriali che ne complicavano (e tuttora rendono assai intricato) il quadro complessivo nel quale il lavoro pubblico si esprime.

Autore: FABIO GHISELLI
Editore: Wolters Kluwer – IPSOA Guide Operative
Anno: 2022

Fringe e Flexible Benefit, Piani di Welfare Aziendale (2022)

Perché leggere:

Ho scritto la Prefazione che inizia così:

Nel quadro delle trasformazioni che le imprese ed il lavoro stanno da tempo affrontando in conseguenza di una pluralità di fattori, tra i quali l’incessante evoluzione tecnologica che sempre più caratterizza sistemi, prodotti e processi, tre sono i fenomeni organizzativi (di rilievo anche sociale) sui quali è bene concentrare l’attenzione: il Welfare Aziendale, il Lavoro Agile e i meccanismi di Partecipazione diretta dei lavoratori all’organizzazione del lavoro e dell’impresa. 

Questo interesse si giustifica non solo per la rilevanza che i tre fenomeni esprimono rispetto alle necessità che il lavoro, le aziende e gli stessi lavoratori manifestano nell’evoluzione dei contesti organizzativi che si sta delineando (contesti nei quali, anziché ridursi, semmai si esalta la piena espressione della soggettività e dell’apporto cognitivo umano), ma anche perchè i tre istituti sono tra loro sinergici e dunque capaci di rafforzarsi vicendevolmente generando maggiori e più duraturi risultati sul piano delle performance individuali ed aziendali.

Basta anche solo por mente al fatto che i nuovi equilibri organizzativi richiedono, tra l’altro, lavoratori capaci di attivarsi nell’ambito di spazi di discrezionalità operativa sempre più ampi nei quali essi devono orientarsi al problem solving, agli obiettivi, alla cooperazione e dimostrarsi “imprenditivi” per poter essere pienamente protagonisti di quel passaggio dalla “manodopera” alla “mentedopera” che, a sua volta, è il frutto dell’assunzione di ruoli polivalenti e polifunzionali agìti in ambienti tecnologicamente evoluti (CPS, IoT, IoS, Big Data, Machine Learning) ben diversi dai contesti di lavoro nei quali si eseguono mansioni rigide e standardizzate. 

Autore: LUCA PESENTI – GIOVANNI SCANSANI
Editore: Università Cattolica Milano – Vita e Pensiero
Anno: 2022

Il lavoro da remoto tra telelavoro e lavoro agile

Perché leggere:

La diffusione delle forme di “remotizzazione” del lavoro non rappresenta un puro problema di gestione tecnica della prestazione agevolata dalle tecnologie. Più profondamente, pone in discussione la natura stessa del lavoro, concepibile individualisticamente come pura effettuazione di un compito, oppure in una chiave personalista come relazione. Affrontare alla radice questo dilemma significa porsi nuovamente la domanda di senso sull’attività lavorativa dell’uomo, sempre a rischio di una riduzione che ha ultimamente alla propria base una precisa concezione antropologica. 

Autore: LUCA PESENTI – GIOVANNI SCANSANI
Editore: VITA e PENSIERO
Anno: 2022

Smart Working Reloaded. Una nuova organizzazione del lavoro oltre le utopie

Perché leggere:

Per impostazione concettuale e contenuto questo libro non si aggiunge alla lunga lista di pubblicazioni apparse sull’onda dei facili entusiasmi che hanno sin qui caratterizzato il dibattito sul tema. È un testo diverso che traccia le linee di “una nuova organizzazione del lavoro oltre le utopie” con l’intento di “riavvolgere” idealmente il nastro delle molte (forse troppe) narrazioni che hanno accompagnato le riflessioni sull’argomento. 

Per gli Autori ragionare di trasformazione dell’organizzazione dell’impresa significa, anzitutto, partire dalla riscoperta del significato che il lavoro ha nella vita delle persone e delle aziende. Le retoriche del “New Normal” hanno riempito le pagine dei giornali e dei social favorendo “letture” del fenomeno lontane dal suo esatto inquadramento. Per smentire queste utopie il libro mette in guardia da quella che gli Autori hanno ribattezzato “Smart Working Euphoria” sulla cui base sono stati immaginati futuri contesti che ben poco hanno a che fare con le esigenze organizzative del lavoro e con le stesse esigenze delle persone, a partire da quelle relazionali tanto nell’ambiente lavorativo, quanto in generale nella propria sfera personale, ora esposte al rischio di tutt’altro che agili “conciliazioni” tra vita e lavoro.

Per gli Autori è nei processi trasformativi dell’impresa e nel passaggio da un’esecuzione basata su mansioni standardizzate a quella resa agendo sulla base di ruoli agìti dai lavoratori nella pienezza del loro apporto cognitivo che si gioca la futura affermazione di un autentico lavoro che possa dirsi davvero “smart”. Il libro offre una ricostruzione del quadro progettuale del “lavoro agile” indicando quali i nuovi paradigmi cui gli stessi smart worker dovranno rifarsi per poter pienamente partecipare alla trasformazione in atto. E proprio il tema della partecipazione dei lavoratori sembra essere una chiave di lettura posto che il “lavoro agile”, tramite l’accordo individuale che lo istituisce, implica di per sé un momento di co-progettazione del lavoro capace di introdurre dinamiche del tutto differenti rispetto all’impostazione tradizionale delle attività.

Autore: LUCA PESENTI – GIOVANNI SCANSANI
Editore: ALTIS – Università Cattolica Milano
Anno: 2021

Flash Report Mercato Provider 2021

Perché leggere:

Aggiornamento dell’analisi del mercato dei Provider in Italia – IV edizione 2021.

Estratto: il censimento evidenzia la presenza sul mercato 104 Provider(+2rispetto alla precedente rilevazione del mese di novembre 2020). Il settore cresce quindi in maniera molto limitata (+1,96%), in parte a causa della congiuntura negativa determinatasi a seguito della pandemia, in parte (forse) anche per l’ormai avvenuto raggiungimento del punto di saturazione del mercato di questi soggetti. Di certo, si tratta di valori di sviluppo ben lontani da quelli delle precedenti rilevazioni (+10,9% nel 2020, addirittura +17,9% nel 2019). 

Autore: LUCA PESENTI – GIOVANNI SCANSANI
Editore: WeWelfare.it
Anno: 2020

Il Welfare Aziendale dopo il Covid-19

Perché leggere:

7 articoli per tracciare i nuovi trend del Welfare Aziendale nel dopo pandemia.

Titoli:

1) Non è Smart Working 

2) Oltre i Flexible Benefit 

3) La sfida della partecipazione 

4) Vince il “people care” 

5) Il destino (segnato?) dei Premi di Risultato 

6) Il Provider diventa un “hub” 

7) Il Legislatore faccia la sua parte 

Autore: LUCA PESENTI – GIOVANNI SCANSANI
Editore: ALTIS – Università Cattolica Milano
Anno: 2020

Flash Report Mercato Provider 2020

Perché leggere:

Aggiornamento dell’analisi del mercato dei Provider in Italia – III edizione 2020.

Estratto: rispetto ai dati presentati nella prima e più completa ricerca indipendente sul mercato in commento (“Il Mercato dei Provider in Italia”, ALTIS, 2018), si conferma l’evidenza di una perdurante espansione del settore: i soggetti censiti sono aumentati di 10 unità (+ 10,9% 2020 Vs.2019) e dalla rilevazione iniziale di ben 24 unità (2020 Vs. 2018) con una crescita complessiva nel periodo 2018-2020 del +30,7%. L’unica tipologia che nel periodo 2019-20 non ha registrato incrementi è quella dei “reseller”.

Autore: GIUSEPPE LUDOVICO – MICHELE SQUEGLIA (a cura di)
Editore: GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE
Anno: 2020

Il Welfare Aziendale oggi. Il dibattito de iure condendo

Perché leggere:

Ho scritto il capitolo intitolato “Provider: il Welfare Aziendale come mercato”

Il tema del Welfare Aziendale ha assunto un’importanza sempre maggiore per i lavoratori e per le imprese, consapevoli che a far crescere un’azienda non sono solo i benefit monetari, ma anche quelli legati al benessere della persona in uno scenario come quello attuale, di parziale disimpegno dello Stato da compiti di welfare. Il volume raccoglie le relazioni e gli interventi presentati a due convegni tenuti nell’Università degli Studi di Milano. Se nel primo convegno il Welfare Aziendale è stato discusso come forma di compensazione non monetaria dei dipendenti ovvero come forma sussidiaria di protezione sociale dei lavoratori; nel secondo, il tema è stato trattato come vettore di un modo alternativo di intendere e concepire la finalità dell’impresa, in virtù del quale si tengono nella dovuta considerazione i lavoratori, gli individui e, in generale, i gruppi influenzati dalle decisioni aziendali.

Copyright © Giovanni Scansani - Privacy Policy