Il Welfare in azienda. Imprese “smart” e benessere dei lavoratori
Contiene un’intervista a Giovanni Scansani.
Siamo entrati nella terza fase di sviluppo del Welfare Aziendale in Italia. All’inizio c’è stata l’utopia dell’imprenditore illuminato alla Olivetti, con le sue intuizioni personali di un lavoro a misura d’uomo. Poi si è fatta avanti la logica dell’azienda ‘socialmente responsabile’ che la gravissima crisi economica ha reso non più adeguata al mutato clima sociale e culturale. Ora si affaccia la terza fase, quella del ‘valore condiviso’: servizi e benefit come leva della produttività, strumento di attrazione e valorizzazione dei talenti, argomento di punta nelle nuove relazioni industriali, spazio di integrazione con il welfare pubblico, elemento strategico per fornire servizi utilizzabili anche fuori dai consueti recinti delle grandi aziende e per aprire nuovi mercati sociali sul territorio. Nel quadro di questa significativa evoluzione, molte sono le domande ‘aperte’. Come si costruisce un piano di welfare efficace? Come fare a ‘leggere’ i bisogni dei lavoratori? È meglio fare da sé o mettersi in rete con altre imprese? Chi sono gli attori che popolano questo nuovo scenario? Quale ruolo possono giocare i sindacati? Facendo leva su percorsi di analisi sviluppati attraverso una serie di ricerche sul campo, Luca Pesenti illustra qui i punti di forza e gli elementi di criticità delle molte esperienze sviluppatesi negli ultimi anni in Italia, per provare a orientarsi in un settore che si sta oggi trasformando in un vero e proprio mercato.